In questo periodo in cui l’attenzione per l’ambiente e i problemi che ne derivano dall’inquinamento sono all’attenzione di tutti, trovare nuovi materiali che rispettino l’ambiente è un aspetto importante per la produzione industriale.
Il r-PET è un materiale realizzato con elementi al 100% riciclabili, e per questo piuttosto adatto a produrre oggetti in materiale plastico che possono essere eventualmente riutilizzati in futuro.
Fin dalla sua creazione questo materiale ha suscitato l’interesse delle grandi aziende, che lo hanno sfruttato per la produzione di imballaggi e di altri oggetti di uso più comune.
Ma come viene utilizzato il PET per gli oggetti in plastica? Vediamo di scoprirlo insieme facendo una panoramica su quelle che sono le principali caratteristiche di questo materiale e l’impiego che se ne fa attualmente.
Cos’è il pet e perchè è così utilizzato
Il PET, conosciuto anche come polietilene treftalato è un materiale sintetico derivato dall’uso di petrolio, gas naturale e materie prime vegetali. Dalla commistione di questi materiali deriva il PET, che apparitene alla categoria dei poliesteri, materiali plastici ma con caratteristiche superiori e di alta qualità.
Il PET è un materiale nato durante la seconda guerra mondiale quando, a causa della scarsa quantità di seta giapponese e nylon presente negli Stati Uniti, l’esercito si è visto costretto ad impiegare un materiale alternativo che fosse allo stesso tempo resistente e di alta qualità. È nato così il poliestere, versatile e resistente e adatto a molteplici utilizzi, ma soprattutto riciclabile all’infinito.
Negli anni 70 è stato largamente impiegato per gli imballaggi trasparenti, e la sua caratteristica principale è quella di essere insapore e incolore e molto resistente.
Grazie a tutte queste proprietà il poliestere è diventato negli anni uno dei materiali più impiegati più utilizzati, riscontrando un certo successo e apprezzamento.
Per produrre il PET, o anche polietilenpentereftalato servono il petrolio o il gas metano. Con 1,9kg di petrolio è possibile realizzare fino ad un chilogrammo di PET ed essendo composto da Ossigeno (O), Idrogeno (H) e carbonio (C), una volta che viene incenerito, il PET emana solamente acqua, anidrite carbonica e ossigeno.
Grazie a questa particolarità il PET è un materiale che rispetta in pieno l’ambiente e cosa ancor più importante può essere riciclato all’infinito.
Il PET viene utilizzato pressoché in tutto il mondo, soprattutto in Europa, America e Asia per la creazione di imballaggi. Il processo di riciclaggio però varia da paese a paese.
Il pet riciclato nei packaging
Come accennato poco fa, il PET è un materiale che si presta particolarmente bene a diversi utilizzi, essendo riciclabile e perfettamente compatibile con l’ambiente.
La parte positiva di questo materiale infatti è che è riciclabile al 100% e può essere recuperato in ogni sua parte per essere poi riutilizzato per la produzione di oggetti più pregiati. Inoltre trova largo uso nell’ambito degli imballaggi, soprattutto quelli per bevande, in quanto rispetta tutti i criteri necessari per il rispetto dell’ambiente, e cosa ancor più importante è un materiale altamente igienico.
Questa caratteristica è inoltre un vantaggio per i prodotti cosmetici e farmacologici, in quanto il PET è anche un materiale che rispetta in pieno le condizioni di igiene imposte dalla normativa, sia Italiana che degli altri paesi del mondo.
Il pet riciclato utilizzato per produrre i bicchieri da caffè
Proprio in Italia, alcuni anni fa, è stato promosso un progetto particolare per promuovere la produzione e l’utilizzo di bicchieri e palette per il caffé riciclabili, che con il tempo andranno a sostituire quelli di plastica ormai molto diffusi e dannosi per l’ambiente.
Il progetto prevede la produzione di bicchieri e palette in polistirolo, che verranno utilizzati nelle macchinette del caffé. Il programma prevede che i consumatori, dopo aver bevuto il loro caffé, saranno tenuti a buttare bicchiere e paletta all’interno di appositi contenitori per il riciclo, che troveranno posto proprio accanto alle macchinette distributrici. Questi avranno al loro interno una busta di colore verde che sarà poi ritirata al momento opportuno dagli addetti preposti, che avranno il compito di riportare il materiale all’azienda produttrice.
La raccolta differenziata avrà così l’obiettivo di recuperare il materiale adatto che sarà reimpiegato per la produzione di altri oggetti. Il vantaggio di questo sistema è che i prodotti in polistirolo sono spesso realizzati e riciclati dalla stessa azienda produttrice. Trattandosi di contenitori che si sporcheranno con residui facilmente lavabili, potranno essere riciclati con estrema facilità, senza incidere ulteriormente sui costi di produzione. Il che si traduce in un grosso vantaggio non solo per l’economia, ma anche per l’ambiente.
Questo sistema, già in azione da diversi anni in Italia, è sempre più diffuso sull’intero territorio, e porterà ben presto ad un cambiamento nella produsione di prodotti in plastica, che guarderanno al futuro e avranno un occhio di riguardo in più verso il rispetto dell’ambiente circostante.