Quanti di noi sono consapevoli degli ingredienti che ogni giorno vengono a contatto con la nostra pelle attraverso i prodotti cosmetici? Sappiamo effettivamente cosa contengono le creme che applichiamo sul viso o i detergenti?
Negli anni Novanta il settore della cosmesi ha iniziato ad inserire microsfere nei detergenti per la pelle, nelle creme e nei dentifrici, insomma, in tutti quei prodotti che vengono definiti “per la cura del corpo”. La legge di Bilancio 2018 ha stabilito che dal 1° gennaio 2020 è vietato mettere in commercio prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche. Purtroppo non tutti i prodotti sono compresi in questo divieto, ma solo quelli soggetti a risciacquo. Per questo è importante che ognuno di noi si informi attentamente e cerchi di evitare tutto ciò che contiene materiali inquinanti per noi stessi ma anche per l’ambiente.
Cosa sono le microplastiche?
Le microplastiche sono delle piccole particelle di plastica con un diametro di grandezza compreso tra i 330 micrometri e i 5 millimetri. Esistono inoltre dei materiali ancora più piccoli che prendono il nome di nanoplastiche. Di queste, ad oggi, si conosce veramente poco data la quasi impossibilità di campionamento.
Queste particelle vengono prodotte quotidianamente da ognuno di noi senza che se ne renda conto. Molte di queste sostane derivano, ad esempio, dagli abiti che indossiamo che sono di composizione sintetica. Una maglietta di questo tipo, tramite un solo lavaggio in lavatrice, può produrre 1.900 microplastiche che poi vengono disperse nell’ambiente tramite l’acqua. Non solo i vestiti però sono realizzati con queste sostanze: anche il mondo della cosmetica è coinvolto, pensiamo infatti a scrub facciali, shampoo e saponi, eyeliner e altri trucchi, detergenti, creme solari ma anche dentifrici!
Il danno provocato dalle microplastiche è enorme e anche il nostro Bel Paese ne risente: il mar Mediterraneo, infatti, è uno dei mari più inquinati al mondo perché proprio lì si concentra il 7% delle particelle di plastica a livello globale.
Che conseguenze hanno le microplastiche?
Sono numerosi gli studi che dimostrano la pericolosità di questi materiali per la salute umana. I danni più gravi si registrano soprattutto negli habitat marini e acquatici dove vengono scaricate la maggiorparte delle particelle di plastica che, di conseguenza, vengono ingerite e accumulate nei tessuti degli organismi viventi, gli stessi che poi ritroviamo anche sulle nostre tavole!
Un problema globale
Il problema delle microplastiche è diventato ormai insormontabile, anche perché questi piccolissimi frammenti fanno parte di un dramma ancora più grande e percepibile da tutti: la plastica. Questo materiale, largamente utilizzato negli ultimi decenni, permette di realizzare diversi oggetti e soluzioni, ma è anche uno dei responsabili principali dell’inquinamento del pianeta. Per poter porre rimedio a questo fenomeno è importante che ognuno di noi prenda posizione e inizi a pensare e a vivere in modo più sostenibile. Anche aziende e organizzazioni possono fare la loro parte trovando o affidandosi a soluzioni alternative rispetto ai materiali plastici.
Gadget sostenibili
Per fortuna sono già tante le realtà aziendali che stanno cercando di cambiare radicalmente il loro approccio nei confronti del benessere ambientale ma molto spesso non è facile comunicare con tutti gli stakeholder il proprio messaggio green. In questo senso il team di Airone sa benissimo cosa consigliare per venire incontro a questa specifica esigenza, proponendo una serie di gadget perfettamente in grado di essere portatori di questo nuovo approccio. Attraverso un semplice gadget è possibile dare inizio a una campagna di sensibilizzazione con effetto a catena tra collaboratori, dipendenti, familiari, amici e conoscenti. Vediamo alcuni esempi di gadget sostenibili e personalizzabili in grado di comunicare quanto è fondamentale prendersi cura del pianeta in cui viviamo!
Borse made in Italy in rPET
Tante soluzioni di borse e beauty pratici ed eleganti realizzati con materiali di riciclo.
Ombrello con fodera in rPET
Un gadget personalizzabile, utilissimo e, soprattutto, sostenibile! Le fodere dell’ombrello infatti sono realizzate grazie all’utilizzo di materiali riciclati.
Ecosack in rPET
Pratici sacchetti da indossare come zaini per portare con sé tutto il necessario, anche in viaggio, evitando di utilizzare borse di plastica usa e getta.
Questi tre prodotti sono realizzati in polietilene tereftalato, meglio conosciuti come Pet riciclato o Pet polimero, una resina termoplastica famosa per la sua versatilità.