I gadget rivestono un ruolo fondamentale nella definizione del marketing mix di un’azienda, rispondono perfettamente all’esigenza di creare un primo legame tra un brand e un cliente secondo un noto obiettivo di comunicazione aziendale: la “brand awareness”.
Ma cosa significa esattamente questo termine? Che ruolo ricoprono i gadget?
Che cos’è la brand awareness
In un mercato globale così tanto competitivo e spinto verso l’innovazione continua, la chiave per crescere ed avere successo è sapersi distinguere, essere originali e creativi. I consumatori sono infatti tempestati di un’infinità di informazioni e comunicazioni promozionali che, al più delle volte, vengono completamente ignorate o scartate. Il cervello umano non riesce infatti a gestire troppi stimoli contemporaneamente e tende a bloccarsi e a recepire solo quelli che considera essere più utili.
Ecco spiegato il motivo per cui un’azienda, se vuole raggiungere un cliente, deve prestare molta attenzione alla strategia di comunicazione da adottare, partendo proprio dalle definizione del livello di brand awareness che intende raggiungere.
Per brand awareness si intende indicare il livello di notorietà di una brand, ovvero quanto essa sia famosa e riconoscibile dai consumatori. L’obiettivo più alto da raggiungere è ovviamente quello che il brand diventi il primo punto di riferimento (la prima scelta) per il consumatore, secondo quel concetto che in marketing prende il nome di “top of mind”, ovvero il momento in cui il cliente pensa immediatamente a quel brand quando intende acquistare un determinato bene o servizio.
A tal proposito esiste una vera e propria classificazione dei livelli di notorietà di una brand. Secondo il famoso economista americano David Aaker, la brand awareness può essere misurata sulla base di una piramide di livelli, dal basso verso l’alto:
- Unaware brand: è il livello più basso della piramide e rappresenta una totale assenza di conoscenza del brand da parte del consumatore;
- Brand recognition: in questo livello il consumatore è in grado di riconoscere il brand in mezzo a tanti altri;
- Brand recall: grazie ai continui stimoli ricevuti nelle fasi precedenti, il consumatore, in questo livello, è in grado di associare in autonomia un prodotto o un servizio a un determinato brand;
- Top of mind: come già anticipato, rappresenta il punto più alto di brand awareness. In questa situazione il consumatore avrà sempre alla mente i beni e i servizi offerti da quel brand prima di tutti gli altri.
Il ruolo dei gadget
Nell’ottica di aumentare la notorietà di un brand, i gadget si sono da sempre dimostrati molto efficace nel raggiungere questo obiettivo. Si tratta infatti di piccoli o grandi oggetti che vengono specificatamente ideati per un determinato pubblico, in modo da soddisfare una qualche loro necessità e al contempo metterli a conoscenza dell’esistenza del proprio brand.
Ecco quindi che i gadget, grazie anche alle ampie possibilità di personalizzazione, rispondono da subito all’esigenza di creare una nuova brand awareness, partendo dal livello più basso di conoscenza, l’unaware brand. Se il gadget offerto si è dimostrato utile e di buona qualità, il consumatore non solo è ormai a conoscenza dell’esistenza del brand, ma sarà spinto a scoprirne i valori e le offerte che ruotano intorno ad esso. Tutto questo non può che essere l’inizio del lungo percorso che porta poi alla fidelizzazione della clientela e al raggiungimento dell’ambito livello di top of mind.
I gadget inoltre si rivelano utili anche una volta che il legame tra brand e consumatore si è instaurato. Attraverso i programmi fedeltà è possibile infatti offrire nuovi gadget, anche di valore e dimensioni superiori, con l’obiettivo di consolidare il rapporto creatosi precedentemente.